Sei nelle foto della mia laurea, accanto ai miei genitori, loro più felici che imbarazzati, tu imbarazzatissimo. Fino a quel giorno eravate per ciascuno soltanto dei nomi e qualche racconto divertente - e tu poi ci hai sempre tenuto infinitamente a fare bella figura, a rendere chiaro che bravo ragazzo sei.
Prima ancora, siamo insieme nelle foto di un viaggio a Parigi di cui loro avevano saputo molto poco. Troppo presto, raccontare di una settimana insieme troppo impegnativo. Foto bellissime, ricordi invincibili. Noi giovanissimi, belli direi, pieni di energia.
E a Firenze, in quei giorni gelidi dopo il mio ultimo esame. E a seguire in Spagna, e poi nelle mille altre case dell'amica che ci ha avvicinati, ed intrufolati nei college di Cambridge, e sulle infinite scale di ogni possibile campanile, e poi a sognare Koh Tao senza aver fatto in tempo a raggiungerla.
Siamo ognuno nelle foto del primo nipote dell'altro, della casa al mare, delle feste di cugini, a casa dei fratelli. Pezzi di famiglia che abbiamo visto andar via e nuovi arrivati che abbiamo accolto insieme.
Siamo nelle lacrime che abbiamo visto noi soli, in quella serata speciale sull'oceano in piena Francia col vino buono, nella mia canzone preferita che canticchiavo caricando la lavastoviglie e che sei corso a far suonare dal tuo smartphone, per ballarla insieme.
Siamo nei sogni di futuro, quando il futuro sembrava irraggiungibile.
E in un presente che sapeva di riscatto, di possibilità da condividere, nei piccoli regali reciproci "per quando non divideremo più casa con nessuno", nel tuo primo telescopio, nella mia prima reflex.
Abbiamo coltivato i sogni dell'altro quando ciascuno non riusciva a crederci abbastanza, ci siamo riempiti i giorni e le certezze di un amore semplice e bello.
Poi la linea divisoria, il "prima" e il "dopo", lì dove tutto è cambiato, annerito.
Il tentativo di salvarci, il ferragosto a mangiare ostriche in un posto remoto di cui non ricordiamo il nome, le spiagge sconfinate, le lacrime confessate - riproviamoci.
il riprovarci aveva un tempo limitato forse, non ci abbiamo pensato, non abbiamo voluto considerarlo.
La fiamma era fioca ma ogni tanto si rinvigoriva; e che luce, in quei momenti. c'era dentro tutta la speranza.
questa estate spaventosa, un'altra.
Sei nelle foto anche del mio primo viaggio dopo un intervento complicato, sono la tua "compagna di viaggio ideale", "stampa quella foto meravigliosa", "ha spiovuto, vieni a vedere".
La decisione che tutta questa vita, questi pezzi di età giovane e irripetibile, non valessero la salvezza.
Ed io che ho bisogno di un post pesantissimo su una pagina che non legge nessuno per rimettere insieme i pezzi, stasera, nella solitudine forzosa di questi giorni pieni di pericolo, per lasciare andare a mia volta un vissuto pieno di risate e sfide e di cose complicate affrontate mano nella mano.
Chissà com'è il futuro senza "noi".
Vado a scoprirlo, conscia che non mi manca alcun "pezzo di me" per proseguire nel mio percorso, ma anche che tanta innocente speranza di cavarsela insieme possa conquistarla solo una persona, nella vita di ciascuno.
Eccomi in cammino.